Si è spento ieri a Roma, dopo lunga malattia, il Prof. Alberto Izzo, emerito di Sociologia nell'Università di Roma "La Sapienza". Alla moglie Maria Luisa e al figlio Francesco le condoglianze del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche.
Con Alberto Izzo scompare uno dei maestri della sociologia italiana, appartenente a quel gruppo di brillanti ricercatori che, a ridosso della prima generazione, negli anni Settanta avevano partecipato alla seconda fase nella rinascita della disciplina, imperniata sulla sua istituzionalizzazione nell'università. In questa veste Izzo aveva partecipato, chiamato da Franco Ferrarotti e insieme a Gianni Statera, alla creazione e al consolidamento dell'Istituto di Sociologia e dell'omonimo Corso di laurea presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Roma, così come alla successiva trasformazione in Dipartimento e Facoltà di Sociologia.
Soprattutto, Alberto Izzo era un grande studioso. Resta un caposaldo, nella formazione di migliaia di studenti, la sua opera in tre volumi sulla storia del pensiero sociologico dove, con una finezza interpretativa pari soltanto alla sistematica precisione nella selezione dei testi e delle fonti, egli ricostruiva il filo rosso delle idee e delle analisi che hanno animato due secoli di riflessione sociologica. Nè erano mancati significativi contributi monografici dedicati alla sociologia critica, alla sociologia della conoscenza, a concetti classici come l'anomia o di incalzante attualità come l'edonismo.
Come accade in questi casi, accanto al rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere, Alberto Izzo lascia il ricordo di ciò che, con la competenza e la responsabilità weberiana dell'intellettuale, ha fatto sì che esistesse.
F. Battistelli
Scomparsa Prof. Alberto Izzo
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